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Reinserimento:
esserci aiuta

Dopo un infortunio o in caso di malattia, un’assistenza adeguata prestata da personale esperto è molto importante. Ma lo è anche il sostegno delle persone vicine: amiche, amici, familiari, datrici e datori di lavoro possono favorire la guarigione con un atteggiamento empatico e premuroso.

Indice

      Quasi 1,5 milioni di ospedalizzazioni all’anno

      Secondo l’Ufficio federale di statistica, in Svizzera viene ricoverata una persona ogni 22 secondi. Abbiamo quindi buone probabilità di conoscere qualcuno che al momento si trova in ospedale.

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      Nove consigli per amiche, amici e familiari

      L’ingresso in ospedale segna spesso l’inizio di un periodo complicato per le persone infortunate o malate. Facendo sentire la vostra presenza, le aiutate a guarire. Ecco qualche prezioso consiglio.

      Cinque consigli per datrici e datori di lavoro

      Quando manca una collaboratrice o un collaboratore, l’azienda si trova in difficoltà. Garantendo il vostro supporto in qualità di datrici e datori di lavoro, potete favorire una ripresa più rapida dell’attività professionale. Ecco alcuni consigli utili in proposito.

      Sette domande su come offrire un sostegno ottimale in caso di infortunio o malattia

      • Fatevi sentire regolarmente: chiamate la persona interessata oppure inviatele un messaggio sul cellulare, via e-mail o per posta. Un contatto regolare dà un pizzico di varietà alle giornate e trasmette sensazioni positive.
      • Programmate le visite: chiedete qual è il momento ideale, per evitare sovrapposizioni con altre visite e rispettare i momenti di riposo della persona interessata.
      • Siate disponibili all’ascolto: mostrate vicinanza e ascoltate ciò che la persona interessata ha da dirvi. Parlare delle proprie paure riguardo al futuro può essere molto utile. Mantenete un atteggiamento positivo, in modo da aiutare la persona a superare i suoi timori.
      • Mostrate stima: spesso una persona infortunata o malata teme di essere sostituita. Ribadite che c’è bisogno di lei e aggiornatela sulle ultime novità.

      Prendete l’iniziativa: offrite il vostro aiuto per le faccende quotidiane, ad esempio prendersi cura dei bambini, dare da mangiare agli animali domestici o innaffiare le piante.

      • Fatevi vivi regolarmente: è importante avere pazienza, perché la guarigione richiede tempo. Restate in contatto anche dopo il ricovero in ospedale e aiutate la persona reduce da un infortunio o una malattia per l’intera durata del reinserimento.
      • Incoraggiatela a condurre una vita attiva: ad esempio pranzare o fare passeggiate insieme è molto utile. In tal modo evitate che la persona si senta esclusa e isolata.

      Mostrate partecipazione: fatevi sentire e andate a trovare la persona assente in ospedale. Rimanete in contatto per tutto il periodo della convalescenza.

      • Pianificate le varie tappe: stabilite insieme alla collaboratrice o al collaboratore le varie tappe per la ripresa del lavoro, compresi orari flessibili e un carico di lavoro ridotto.
      • Proponete mansioni alternative: sostenete una ripresa graduale della piena capacità lavorativa creando posti di lavoro adatti al reinserimento.

      Svolgete un colloquio di rientro: il primo giorno di lavoro accogliete la persona interessata, mostrando interesse per il suo stato di salute e il processo di guarigione.

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