Radiazioni ultraviolette (raggi UV): effetti
Le radiazioni ultraviolette possono essere pericolose per il corpo umano. I raggi UV non provengono solo dal sole, per questo è importante prestare particolare attenzione durante le attività lavorative. Qui scoprirete quali sono le conseguenze dei raggi UV per la pelle e gli occhi.
Indice
L'essenziale in breve
Ormai è risaputo che i raggi UV provengono dal sole. Tuttavia trovano impiego anche in campo medico, nelle attività di saldatura o in altre applicazioni tecniche. I raggi UV si suddividono in tre gamme: UV-A (lunghezza d’onda compresa tra 315 e 400 nm), UV-B (280 - 315 nm) e UV-C (100 - 280 nm).
Ecco i punti principali:
- I raggi ultravioletti (UV) non sono visibili all'occhio umano.
- La radiazione può provenire da una sorgente naturale o artificiale.
- I raggi UV possono provocare danni agli occhi e alla pelle.
È importante ricordarsi di proteggersi sempre dai raggi UV. Anche gli interventi di riparazione degli impianti che utilizzano sorgenti di raggi UV devono essere eseguiti con prudenza.
Cos'è la radiazione UV?
Nello spettro elettromagnetico, la radiazione UV si colloca tra la luce visibile e la radiazione ionizzante, con una lunghezza d'onda compresa tra 100 e 400 nm, i nostri organi sensoriali non possono percepirli o possono percepirli solo con un ritardo.
La radiazione UV si suddivide nelle seguenti tre categorie:
- UV-A (315 – 400 nm)
- UV-B (280 – 315 nm)
- UV-C (100 – 280 nm)
Oltre ai raggi UV naturali provenienti dal sole, esistono anche radiazioni ultraviolette prodotte artificialmente. La differenza principale risiede nello spettro. I raggi UV-C emessi dal sole non raggiungono la superficie terrestre,mentre il 90 per cento dei raggi UV-B viene assorbito dallo strato di ozono e dal resto dell'atmosfera.
Una sorgente artificiale di raggi UV è in grado di occupare l'intero spettro. Al di sotto di una lunghezza d'onda di 190 nm, gli effetti biologici sono irrilevanti poiché la radiazione non può diffondersi nell'aria né tanto meno raggiungere il corpo umano.
Dove si trova la radiazione UV?
I lavoratori che svolgono attività all'aperto sono esposti alla radiazione UV naturale proveniente dal sole. Tuttavia esistono anche sorgenti artificiali di raggi UV,
che sono presenti ad esempio nei luoghi e nelle applicazioni seguenti:
- saldatura
- disinfezione
- asciugatura a raggi UV di vernici e colori
- indurimento di sostanze adesive con raggi UV
- controllo di marcature
- controllo di incrinature
- macchine copiatrici e apparecchi per l'esposizione
- lampade da illuminazione
- controllo di componenti elettronici
- impianti di aerazione
- applicazioni mediche
- fiamme di gas
Utilizzo dei raggi ultravioletti negli impianti tecnici
Facciamo presente che le applicazioni tecniche dei raggi UV devono essere installate in sistemi chiusi, specialmente in presenza di forti sorgenti di raggi UV.
Se sono presenti radiazioni UV in luoghi accessibili, il datore di lavoro è tenuto a prendere i provvedimenti necessari affinché il personale protegga gli occhi e la pelle a seconda dell'intensità delle radiazioni. Poiché la pericolosità dipende in gran parte dalla lunghezza d'onda, le informazioni relative alla sorgente UV devono essere indicate nell'individuazione dei pericoli.
Particolare attenzione va dedicata alla manutenzione degli impianti che utilizzano sorgenti UV senza che gli addetti ne siano al corrente (ad es. nel caso degli impianti di ventilazione). Nelle zone dove sono presenti sorgenti di radiazioni prive di schermatura, si deve apporre un cartello con un segnale di avvertimento e il tempo di esposizione massimo consentito per ogni giorno lavorativo.
I valori limite per le radiazioni UV sul poso di lavoro fanno riferimento alle pubblicazioni della International Commission on Non-Ionizing Radiation Protection (ICNIRP
Come agisce la radiazione UV?
La radiazione UV produce effetti biologici sia sulla pelle sia sugli occhie può danneggiare direttamente il DNA delle cellule cutanee.
Raggi UV-C (100-280 nanometri)
I raggi UV-C del sole sono assorbiti dall'atmosfera enon raggiungono la superficie terrestre, quindi sono irrilevanti ai fini della prevenzione dei tumori della pelle. Tuttavia possono danneggiare direttamente il DNA delle cellule cutanee.
Raggi UV-B (280-315 nanometri)
I raggi UV-B causano le classiche scottature e danneggiano il materiale genetico delle cellule cutanee.
Raggi UV-A, (315-400 nm nanometri)
I raggi UV-A sono in parte responsabili dell'invecchiamento cutaneo, danneggiano anche le cellule della pelle e possono provocare numerose malattie cutanee legate alla luce (vedi figura).
Importante: i raggi UV-A e UV-B hanno in comune il fatto di danneggiare il materiale genetico delle cellule cutanee e e aumentare il rischio di tumore cutaneo. I danni di minore entità si possono riparare,ma le cellule danneggiate possono trasformarsi in cellule tumorali. Più ci si espone al sole, più aumenta il rischio di sviluppare un tumore della pelle. Per questo motivo è importante proteggersi adeguatamente dalle scottature solari.
L'effetto della radiazione UV può avere conseguenze acute sulla pelle e sugli occhi oppure conseguenze a lungo termine.
Effetto acuto della radiazione UV
La radiazione UV produce effetti visibili sia sulla pelle sia sugli occhi, che possono essere evitati con una protezione adeguata.
Effetti acuti sulla pelle
Pigmentazione (abbronzatura)
La radiazione UV stimola l'abbronzatura, che rappresenta un meccanismo di difesa della pelle. Prima che l'incarnato assuma il noto colore dorato, il DNA subisce sistematicamente un danno.
Scottatura (eritema da UV)
La tipica scottatura può essere provocata anche da sorgenti UV artificiali. Si tratta di un arrossamento della pelle, spesso accompagnato da infiammazione, bolle e desquamazione, con conseguenze negative sulla struttura cutanea.
Effetto acuto sugli occhi
Un'esposizione continua e prolungata ai raggi UV può causare un'infiammazione della cornea o della congiuntiva (fotocheratocongiuntivite o cecità da neve).
Effetti a lungo termine delle radiazioni UV
Per tutti questi motivi è essenziale proteggersi dalle radiazioni UV: in assenza di misure di protezione possono verificarsi conseguenze a lungo termine, fino al melanoma maligno.
Effetti a lungo termine sulla pelle
Degenerazione
I raggi UV favoriscono la degenerazione precoce della pellee la formazione di rughe. La cute perde elasticità, diventando secca e coriacea.
Tumore cutaneo
Il tumore cutaneo provocato dalla radiazione UV si suddivide in due categorie:
- tumore non-melanoma (detto comunemente tumore bianco)
- melanoma maligno (detto comunemente tumore nero)
Nella prima categoria rientrano il basalioma e lo spinalioma (carcinoma spinocellulare), cui si aggiungono la cheratosi attinica e il morbo di Bowen. Questi tumori producono raramente metastasi e il più delle volte si asportano con un intervento chirurgico. Si ipotizza che il tumore non-melanoma sia dovuto a un'eccessiva esposizione ai raggi UV nel corso degli anni. Il tasso di mortalità è molto basso.
Nel caso del melanoma maligno, eventuali scottature di grave entità subite durante l'infanzia e in gioventù sembrano rivestire un ruolo determinante. Si tratta di una forma più rara di tumore, ma con un tasso di mortalità notevolmente più elevato.
Qui potete scoprire come riconoscere tempestivamente il tumore cutaneo e come si deve intervenire.
Effetti a lungo termine sugli occhi
Cataratta
L'opacizzazione precoce del cristallino è dovuta soprattutto all'azione dei raggi UV-A.
Altri effetti sull'organismo
Indebolimento del sistema immunitario
Un'esposizione elevata ai raggi UV può causare un rapido indebolimento delle difese immunitarie del nostro organismo, favorendo l'insorgere di malattie virali e batteriche. Si ipotizza inoltre che questa maggiore vulnerabilità sia direttamente correlata con i tumori cutanei.
Sintesi della vitamina D
La radiazione UV è responsabile della sintesi della vitamina D3, necessaria tra l'altro per la formazione delle ossae utile, a quanto pare, per prevenire alcune forme di cancro e il diabete.
Per produrre vitamina D3 non è tuttavia necessaria una lunga esposizione al sole, è bene sottrarsi all'azione diretta dei raggi solari prima che compaia l'abbronzatura.
Quali fattori rafforzano gli effetti dei raggi UV?
Le superfici chiare e riflettenti, come ad esempio la neve, il ghiaccio, l'acqua, la sabbia, il polistirolo o i metallipossono raddoppiare l'intensità delle radiazioni UV.