Sofferenze difficili da dimostrare
La frode assicurativa è una realtà. Per questo ci muoviamo attivamente da anni contro le prestazioni erogate a titolo indebito. Leggete in questo caso di studio come sia stato smascherato un falso sinistro malgrado i rapporti della polizia e dell'ambulanza e due auto sfasciate.
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Per truffare un'assicurazione basta prendere due automobili, due conoscenti, una buona dose di talento nella recitazione e una rotonda stradale. Si potranno totalizzare così 250000 franchi. Bisogna tuttavia tenersi alla larga dai dipendenti molto scrupolosi di un impianto di rottamazione.
Alle prime ore del mattino di un giorno d'autunno del 2003 su una strada del Canton Svitto si verifica un incidente: sono le tre quando una macchina si scontra con un altro veicolo percorrendo una rotonda. A bordo due coppie, la coppia A assicurata con la Suva e la coppia B. Per le due donne è stato necessario il trasporto in ospedale con l'ambulanza. La moglie della coppia A subisce un colpo di frusta e non è più in grado di lavorare. Anche suo marito si infortuna e percepisce prestazioni assicurative dalla Suva. I coniugi ricevono complessivamente 250000 franchi. L'incidente danneggia inoltre gravemente la carrozzeria e la macchina della coppia B deve essere rottamata.
Una tragica fatalità.O forse no?
Poco prima che la vettura venga demolita, i collaboratori dell'impianto di rottamazione notano che la vettura non poteva più marciare già prima dell'incidente. Come si spiega quindi il sinistro? Non si spiega perché non si è verificato. L'intero episodio, compreso il colpo di frusta, è frutto di una messinscena. La truffa era stata architettata così: le due coppie si erano messe d'accordo e nella notte dell'incidente avevano rimorchiato la macchina già incidentata fino al centro della rotonda. Mentre le due donne e il terzo complice si trovavano all'esterno dei veicoli, il quarto aveva urtato con l'auto il veicolo precedentemente posizionato sulla strada. Le altre persone avevano completato la messinscena e finto alcuni sintomi al personale sanitario giunto sul posto.
Un abile inganno
La Suva riconosce le lesioni alla colonna cervicale, di cui fa parte anche il colpo di frusta, senza accertamenti particolari. Siccome è molto difficile provare o confutare le conseguenze della lesione – come dolori alla testa e alla nuca, vertigini o disturbi del sonno – gli assicurati hanno potuto simulare abbastanza facilmente. Lisa Estermann, che alla Suva si occupa di frodi assicurative, afferma: «Non avevamo nessun motivo per mettere in dubbio quanto accaduto, anche perché avevamo a disposizione i rapporti della polizia, dell'ambulanza e dei medici».
La Suva combatte sistematicamente le frodi assicurative
La Suva si muove attivamente da parecchi anni contro chi cerca di ottenere prestazioni in modo fraudolentoe grazie a questo impegno dal 2007 a oggi ha già risparmiato oltre 215 milioni di franchi. È un'attività che va a tutto vantaggio degli assicurati, visto che la diminuzione dei casi di frode consente di ridurre sensibilmente i premi. La coppia A ha dovuto restituire l'importo ottenuto con l'inganno.