Filtri antiparticolato nei cantieri sotterranei e all'aperto
La fuliggine è dannosa per la salute. Ecco perché sono stati sviluppati i filtri antiparticolato. Leggete qui in quali condizioni il loro impiego è obbligatorio e quali macchine edili sono soggette all'obbligo del filtro antiparticolato.
Indice
L'essenziale in breve
L'inalazione per lungo tempo di particelle di fuliggine può causare problemi di salute. Il personale operante sui cantieri, in particolare nei lavori sotterranei, deve quindi essere adeguatamente protetto. A tale scopo, l'esercizio delle macchine edili è soggetto a disposizioni vincolanti relative all'impiego di filtri antiparticolato.
Osservate i seguenti punti:
- Le macchine di cantiere dotate di motori diesel emettono particelle di fuliggine che danneggiano la salute.
- I filtri antiparticolato proteggono in modo efficace la salute del vostro personale.
- Le macchine di cantiere fabbricate a partire dal 2010 e con potenza motore a partire da 18 kW devono essere dotate di sistemi di filtri antiparticolato (SFA).
Inoltre, generalmente nei motori diesel per i lavori in sotterraneo devono essere tassativamente installati i filtri antiparticolato.
Perché sono necessari i filtri antiparticolato?
Le macchine provviste di motore diesel producono nel corso della loro vita una quantità enorme di fuliggine, la quale supera di varie volte il peso del motore ed è composta principalmente di particelle talmente piccole (nanoparticelle) da riuscire a penetrare senza difficoltà negli alveoli e successivamente nella circolazione sanguigna.
Le emissioni dei motori diesel (EMD) possono causare i seguenti problemi al vostro personale:
- bruciore agli occhi
- irritazione alle mucose nasali
- tosse ed espettorato
Le EMD sono inoltre catalogate come sostanze cancerogene nell'elenco dei valori limite della Suva
Principio di minimizzazione delle sostanze cancerogene
e in quanto tali sono soggette al cosiddetto «principio di minimizzazione». Pertanto si devono adottare misure tecniche per limitare al minimo queste emissioni, affinché il vostro personale non sia esposto a tali sostanze.
Protezione delle vie respiratorie
L'impiego di filtri antiparticolato consente di tutelare efficacemente la salute del vostro personale con un onere ragionevole. Grazie a questi sistemi, il volume di particolato può essere ridotto di oltre il 99 per cento.
Nei lavori in sotterraneo, in particolare, l'impiego di macchine di cantiere con filtri antiparticolato consente di creare posti di lavoro più sani. I filtri antiparticolato consentono di:
- rispettare i valori limite sul posto di lavoro
- tenere conto del principio di minimizzazione
- contenere gli investimenti nei sistemi di ventilazione delle gallerie (installazione e costi energetici)
Obbligatorietà dei filtri antiparticolato per i lavori in sotterraneo e disposizioni dell'Ordinanza contro l’inquinamento atmosferico
Per tutte le macchine e le apparecchiature per lavori in sotterraneo dotate di motore diesel, nel 2000 noi della Suva abbiamo emanato un obbligo di filtro antiparticolato.
Anche l'Ordinanza contro l'inquinamento atmosferico (OIAt) contiene disposizioni sull'utilizzo di filtri antiparticolato.Nel 2008 l'Ordinanza è stata completata con una prescrizione (OIAt, art. 19a), secondo la quale le macchine di cantiere fabbricate a partire dal 2010 e con potenza motore a partire da 18 kW devono in genere essere obbligatoriamente dotate di sistemi di filtri antiparticolato (SFA). Questa prescrizione si applica a tutte le macchine di cantiere, a prescindere dal fatto che vengano impiegate per lavori in sotterraneo o su cantieri all'aperto.
Deroghe all'obbligo dei filtri antiparticolato
Macchine di cantiere alimentate da corrente elettrica
Le macchine di cantiere alimentate esclusivamente da corrente elettrica che si trovano sui veicoli diesel non richiedono l'installazione di sistemi di filtri antiparticolato sul motore di trazione. Ciò presuppone che in cantiere il motore diesel venga utilizzato solo temporaneamente, per spostare il mezzo. È questo il caso, ad esempio, dei carri di perforazione, delle macchine per calcestruzzo spruzzato, delle frese ad attacco puntuale e delle piattaforme di sollevamento.
Attrezzature con potenza nominale inferiore a 18 kW
Nei cantieri sotterranei le attrezzature con motore diesel e potenza nominale inferiore a 18 kW non necessitano di sistemi di filtri antiparticolato, a patto di soddisfare i seguenti requisiti:
a. L'utilizzo è limitato a meno di due ore per turno di lavoro.
b. Si certifica il rispetto dei valori limite concernenti la qualità dell'aria in galleria.
c. È presente un piano d'intervento per il cantiere in materia di sicurezza sul lavoro e tutela della salute.
Altre deroghe
Tutti gli altri veicoli e apparecchiature diesel possono essere impiegati nei cantieri sotterranei senza sistemi di filtri antiparticolato solo se si rispettano le seguenti condizioni:
a. L'utilizzo non è destinato a trasporti regolari ed è limitato a meno di un'ora al giorno.
b. Si certifica il rispetto dei valori limite concernenti la qualità dell'aria in galleria.
c. È presente un piano d'intervento per il cantiere in materia di sicurezza sul lavoro e tutela della salute.
Scelta dei filtri antiparticolato
Nella lista di controllo «Filtri antiparticolato per motori diesel impiegati nei lavori in sotterraneo» (vedi in basso) sono disponibili informazioni sui sistemi di filtri antiparticolato e punti importanti sul loro utilizzo.
Adeguamento delle macchine di cantiere obsolete
Le disposizioni transitorie dell'Ordinanza contro l'inquinamento atmosferico per l'adeguamento a posteriori (retrofit) delle macchine di cantiere obsolete non si applicano ai lavori in sotterraneo. In questo caso si applicano i requisiti più severi dell'obbligatorietà dei filtri antiparticolato.
I sistemi di filtri antiparticolato per le macchine di cantiere da adeguare devono soddisfare i requisiti qualitativi dell'elenco dei filtri antiparticolato dell'UFAM
Certificato di riduzione delle emissioni
È consentito mettere in funzione soltanto i macchinari i cui sistemi di filtro antiparticolato (SFA) non superano i valori limite di torbidezza.
- Valori limite di torbidezza con SFA:
torbidezza 10% opacità / coefficiente k = 0,15 m-1 (OIAt, allegato 4 punto 32) - Valori limite di torbidezza senza SFA (secondo le deroghe):
torbidezza 35% opacità / coefficiente k = 1,0 m-1
I gestori delle attrezzature devono certificare al più tardi ogni tre mesi che i valori di torbidezza nei gas di scarico non superano i limiti consentiti. Le misurazioni devono essere effettuate con strumenti tarati secondo l'Ordinanza sugli strumenti di misura dei gas di scarico dei motori a combustione (OSGS)
Riferimenti di legge
Riferimenti di legge
Tutte le regole che vengono messe in pratica sono sostenute anche da basi giuridiche. Informatevi qui sui corrispondenti valori limite delle sostanze nocive e sul limite massimo di prestazioni per le macchine di cantiere senza filtro antiparticolato.
- Valori limite sul posto di lavoro, 1.2. Elenco dei valori MAK e allegato 1.3.1. Sostanze cancerogene
- In questa pubblicazione potete informarvi sulla concentrazione massima sul posto di lavoro (MAK) delle sostanze nocive per la salute. Inoltre scoprite quali sostanze vengono assorbite dal corpo e in quale modo.
- Direttiva CFSL sui lavori sotterranei, punto 7.6
- Questa direttiva si basa sull'art. 32a dell'Ordinanza sulla prevenzione degli infortuni (OPI) e definisce l'attuazione nella pratica in relazione all'impiego di filtri antiparticolato.
- Ordinanza contro l’inquinamento atmosferico (OIAt) Art. 19a
Esigenze - L'OIAt determina il limite massimo di 18 kW per l'impiego di macchine di cantiere nei lavori in sotterraneo senza filtri antiparticolato e specifica la conformità del sistema di filtro antiparticolato per macchine di potenza superiore.
Domande frequenti
Un camion equipaggiato con motore diesel Euro 5 o precedente e utilizzato nei cantieri sotterranei deve essere dotato di filtro antiparticolato?
Sì. In genere occorre accertarsi che tutti i mezzi con motore diesel impiegati nei cantieri sotterranei siano dotati di filtri antiparticolato (SFA) indipendentemente dal lavoro svolto (anche per il trasporto di smarino, calcestruzzo, ecc.) Per ogni nuova generazione di motori diesel (standard Euro) la composizione chimica dei gas di scarico viene ottimizzata. Ciò fa però crescere notevolmente le emissioni di nanoparticelle che diventano anche sempre più sottili e, di conseguenza, i rischi per la salute aumentano. I filtri antiparticolato impediscono efficacemente le emissioni di nanoparticelle e sono allo stato attuale uno strumento indispensabile per trattare i gas di scarico dei motori diesel.
Gli standard fino a Euro 5 stabiliscono soltanto dei limiti in base alla massa del particolato (es. mg/kWh). Ciò significa che i produttori di veicoli commerciali destinati all'uso su strada fino allo standard Euro 5 non devono necessariamente montare dei filtri antiparticolato per rispettare i valori limite. Tali veicoli devono essere adattati per l'impiego nei lavori in sotterraneo.
Un camion equipaggiato con motore diesel Euro 6 e utilizzato nei cantieri sotterranei deve montare il filtro antiparticolato? Quali requisiti deve soddisfare il filtro?
In linea di massima anche in questo caso vale quanto detto sopra (Euro 5 e precedenti). Il regolamento (CE) 595/2009, oltre ai valori limite riferiti alla massa del particolato, introduce un limite sulla quantità di particelle che può essere emessa. Allo stato attuale della tecnica, i costruttori di motori possono rispettare questo nuovo limite con il post-trattamento dei gas di scarico mediante i filtri antiparticolato, che diventano così parte integrante dell'equipaggiamento standard.
I sistemi di filtri antiparticolato per i veicoli commerciali non appaiono nell'elenco stilato dall'UFAM, in quanto vengono certificati in base a requisiti diversi da quelli per le macchine di cantiere.
I veicoli commerciali con motore diesel Euro 6 e filtro antiparticolato montato in fabbrica possono essere utilizzati nei cantieri sotterranei se adottano sistemi chiusi che separano almeno il 97% delle particelle.