I quadri direttivi influenzano positivamente l’attività di prevenzione
Dopo un tragico infortunio occorso alcuni anni fa, l’impresa HERZOG Bau und Holzbau AG di Stettlen (BE) dà la massima priorità alla sicurezza sul lavoro. In questo ambito il ruolo dei quadri direttivi è fondamentale.
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A volte basta un istante per stravolgere una vita. Quando la punta del coltello colpisce il bersaglio si sente un «plop». Poco dopo un liquido rosso si sparge sul pavimento. Nello specifico il bersaglio è un blocco di gelatina, il liquido un appiccicoso sciroppo di lamponi. Eppure la scena fa impressione. Il brusio di voci cede il posto a un silenzio assoluto. Timo Schneider scioglie subito la tensione. L’esperto di costruzioni in legno ripone la fionda ed esclama: «Centro al primo colpo!».
Con questo esperimento Schneider voleva mostrare alle sue colleghe e ai suoi colleghi della HERZOG Bau und Holzbau AG quanto poco ci vuole per causare gravi danni. Ossia cosa succede se il coltello di una sagomatrice (toupie) si stacca e va a colpire una parte del corpo anziché la gelatina. «Proprio per questo è essenziale controllare prima di ogni utilizzo che tutti i coltelli siano fissati correttamente» conclude Timo Schneider.
Affrontare regolarmente il tema della sicurezza sul lavoro
L’esperimento si è svolto alla HERZOG Bau und Holzbau AG nel quadro di un incontro dedicato alla sicurezza sul lavoro. Una volta al mese il personale viene informato su un aspetto specifico. Le presentazioni sono tenute non solo dai quadri direttivi, ma anche dai dipendenti, apprendisti inclusi. «È un modo per affrontare in modo sistematico il tema della sicurezza sul lavoro» spiega Thomas Haas, titolare e direttore dell’impresa.
Anche lui è rimasto impressionato dall’esperimento con la fionda: «È un’immagine forte. Lascia il segno e ti si ripresenta ogni volta che sei davanti alla macchina». Per Haas è molto importante che la direzione promuova un clima di apertura al dialogo in cui il personale si senta libero di esprimere le proprie preoccupazioni in tema di sicurezza. Gli incontri mensili sono una delle molte misure adottate dall’impresa per accrescere la consapevolezza in materia di sicurezza.
Thomas Haas, titolare e direttore dell’impresa Herzog Holzbau AG
«Garantire la sicurezza spetta alla dirigenza. Questo implica un impegno costante. Altrimenti si instaura la routine e si fa meno attenzione.»
All’origine di questo impegno esemplare vi è un tragico evento: alcuni anni fa, un dipendente ha fatto una brutta caduta in un cantiere e oggi è tetraplegico. Dopo questo terribile infortunio, la direzione ha avviato un percorso di sicurezza integrata in collaborazione con la Suva, con l’obiettivo di ridurre gli infortuni professionali, le assenze e i premi assicurativi.
La «rivoluzione culturale» porta frutti
Ci sono voluti alcuni anni per ottenere risultati tangibili e quantificabili, ma oggi le cifre parlano chiaro: da 19 nel 2019, gli infortuni professionali sono scesi a nove nel 2021 e a cinque l’anno scorso. Orgoglioso di questi risultati, Thomas Haas parla di «rivoluzione culturale». Oltre a ridurre sensibilmente gli infortuni, negli ultimi anni HERZOG è riuscita anche a dimezzare i premi assicurativi. Haas sottolinea che l’attività di prevenzione richiede un impegno costante. Altrimenti si instaura la routine e si fa meno attenzione.
Consigli di Thomas Haas
Comunicare è fondamentale: incoraggiate il personale a esprimere le proprie preoccupazioni in materia di sicurezza sul lavoro. Una buona comunicazione tra superiori e dipendenti aiuta a individuare per tempo i problemi.
La sicurezza riguarda tutti: la formazione e l’aggiornamento periodici nel campo della sicurezza sul lavoro contribuiscono a rafforzare la cultura della sicurezza.
La goccia scava la pietra: controllate regolarmente le macchine e gli utensili utilizzati, per individuare i rischi d’infortunio e intervenire subito per prevenirli.
Un rischio contro il quale mette in guardia anche Christoph Schmied, responsabile della falegnameria. «In questo ambito la responsabilità è soprattutto dei dirigenti». Schmied, ad esempio, si reca regolarmente in falegnameria e richiama l’attenzione del personale sui potenziali pericoli. Un tema che affronta spesso è quello delle cadute in piano. «Cerchiamo di tenere sempre tutto in ordine, ma a volte capita che sul pavimento ci sia un cavo o un listello».
La sicurezza sul lavoro è tempo di lavoro
L’impresa familiare attribuisce grande importanza alla sicurezza sul lavoro. Nelle riunioni settimanali della direzione, ad esempio, è un punto fisso all’ordine del giorno. «Garantire la sicurezza spetta alla dirigenza» ribadisce Haas. «Teniamo un elenco di temi che intendiamo trattare nel corso dell’anno nell’ambito di eventi dedicati alla sicurezza sul lavoro.
A volte lo facciamo con lettere informative che alleghiamo alla busta paga. La sicurezza sul lavoro fa inoltre parte del mansionario di tutte le collaboratrici e di tutti i collaboratori. Il direttore sa bene che il tema non va affrontato prima o dopo l’orario lavorativo, quando le persone hanno la mente altrove: «Le questioni importanti per l’azienda contano come orario di lavoro». È un costo, ma ne vale la pena.
La continuità come chiave del successo
Parlando con Thomas Haas, Christoph Schmied e il personale della HERZOG Bau und Holzbau AG ci si rende conto che la sicurezza sul lavoro non è un argomento che, una volta trattato, si può considerare chiuso. «La chiave del successo è la continuità e il supporto della direzione aziendale» conferma Haas. «La direzione e i responsabili dei team devono mostrarsi convinti, persistere nel loro impegno e dare il buon esempio. È l’unico modo per coinvolgere il personale».
Cos’è la cultura della prevenzione?
Una cultura della prevenzione attuata concretamente è costituita da sei dimensioni interconnesse. L’aspetto centrale è rappresentato dalla comunicazione. Un’azienda dovrebbe investire in questi ambiti d’azione per promuovere la sicurezza e la salute sia sul lavoro, sia nel tempo libero.