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26 marzo 2025 | Comunicato stampa

In dieci anni gli infortuni in bici sono aumentati del 50 per cento

Negli ultimi dieci anni il numero degli infortuni in bici in Svizzera è aumentato del 50 per cento. Nell’84 per cento dei casi si tratta di infortuni senza il coinvolgimento di terzi, spesso causati da distrazione e scarsa attenzione. I fattori di distrazione più frequenti sono gli auricolari e gli smartphone. La Suva, che è l’unica assicurazione che si occupa anche di prevenzione e riabilitazione, si impegna a sensibilizzare sui pericoli e a motivare le cicliste e i ciclisti ad assumersi la propria responsabilità personale: per evitare infortuni è bene pedalare anticipando le mosse altrui, prestare la massima attenzione alla circolazione stradale, rendersi ben visibili e riporre in tasca o in borsa gli auricolari.

Indice

      Le analisi condotte dal Servizio centrale delle statistiche dell’assicurazione contro gli infortuni LAINF (SSAINF) dimostrano che nel corso dell’ultimo decennio gli infortuni stradali in bici sono aumentati del 50 per cento. Tra il 2018 e il 2022 se ne sono verificati 26 100, contro i circa 17 400 registrati tra il 2008 e il 2012. In linea di massima si può affermare che la frequenza degli infortuni aumenta se cresce il numero di persone che svolgono una determinata attività o se questa viene svolta per un periodo più lungo. In tale contesto entrano in gioco diversi fattori, come le condizioni meteo, in particolare gli inverni miti, il cambiamento delle abitudini nel tempo libero o il maggiore utilizzo della bicicletta come mezzo di trasporto.

      Statistik Velo

      Legenda: L’aumento più marcato degli infortuni in bici nella circolazione stradale si registra nella fascia d’età compresa fra i 55 e i 64 anni. Mentre tra il 2008 e il 2012 se ne sono verificati 2300, tra il 2018 e il 2022 sono saliti a 4700 (+104 per cento). Sempre più persone assicurate appartenenti a questa fascia d’età utilizzano regolarmente la bici. A causa della pandemia, nel 2020 si è registrato un numero straordinariamente elevato di infortuni stradali in bici in tutte le fasce d’età. 

      Gli auricolari: il principale fattore di distrazione

      Secondo i rilevamenti svolti nel 2023 riguardo alle distrazioni nella circolazione stradale tra chi guida una bici tradizionale o elettrica (Niemann ed Hertach), un quinto di tutte le persone intervistate dichiara di essersi distratto. Nella fascia d’età compresa tra i 15 e i 29 anni gli auricolari sono il principale fattore di distrazione. Nella fascia tra i 30 e i 44 anni, l’uso degli auricolari e le interazioni con lo smartphone durante la guida contribuiscono in egual misura a un elevato tasso di distrazione. Con l’avanzare dell’età, tale tasso diminuisce. Dallo studio è emerso che la scarsa attenzione è uno dei principali fattori di rischio per gli infortuni in bici. «Chi in bici è distratto, ha fretta o non è concentrato su quello che sta facendo, contribuisce con il proprio comportamento ad aumentare il rischio di infortunio» afferma Andrea Lenz, responsabile Prevenzione bici alla Suva. 

      Infortuni senza coinvolgimento di terzi dovuti a disattenzione

      Poiché quattro infortuni in bici su cinque non coinvolgono terzi (84 per cento), si può affermare che chi presta attenzione e pedala anticipando le mosse altrui riduce il rischio di subire infortuni. «Quando si va in bici bisogna concentrarsi su ciò che sta accadendo in strada per avere sempre tutto sotto controllo» afferma Andrea Lenz. «Con le nostre misure di prevenzione vogliamo insegnare a reagire correttamente ai pericoli nella circolazione stradale, ad esempio adeguando la velocità, facendo chiari cenni con la mano e rendendosi ben visibili. Per evitare infortuni, le interazioni come i contatti visivi tra gli utenti della strada sono molto importanti e ben accetti». 

      Andare in bici in tutta sicurezza

      In primavera la bicicletta è un mezzo di trasporto molto diffuso e sulla strada torna a circolare un numero crescente di cicliste e ciclisti poco esperti. Per evitare gli infortuni con la bici, la Suva fornisce i seguenti consigli: 

      • Prestare attenzione: non distrarsi mai. Riporre in tasca o in borsa smartphone e auricolari mentre si va in bici per concentrarsi sulla circolazione stradale. 
      • Pedalare anticipando le mosse altrui al fine di individuare per tempo i pericoli. 
      • Tenere sempre entrambe le mani sul manubrio.
      • Cercare il contatto visivo con gli utenti della strada.
      • Aumentare la visibilità: accendere i fanali della bici, indossare abiti chiari o riflettenti (gilet ad alta visibilità) e applicare strisce riflettenti e catarifrangenti sulla bici.

      Per ulteriori informazioni:

      Chi siamo

      Nata nel 1918, la Suva occupa circa 4700 collaboratrici e collaboratori nella sede principale di Lucerna, nelle 18 sedi di agenzia presenti sul territorio svizzero e nelle due cliniche di riabilitazione a Bellikon e Sion. Azienda autonoma di diritto pubblico, assicura più di 135 000 imprese con oltre 2,2 milioni di lavoratrici e lavoratori contro le conseguenze degli infortuni sul lavoro e nel tempo libero e delle malattie professionali. Le persone disoccupate sono automaticamente assicurate alla Suva. Su mandato della Confederazione gestisce inoltre l’assicurazione militare e l’assicurazione contro gli infortuni per le persone coinvolte in provvedimenti dell’assicurazione per l’invalidità. Il ventaglio di servizi e prestazioni della Suva comprende prevenzione, assicurazione e riabilitazione. La Suva si autofinanzia, non beneficia di fondi pubblici e distribuisce le eccedenze agli assicurati sotto forma di riduzione dei premi. Nel Consiglio della Suva sono rappresentate le parti sociali – datori di lavoro e lavoratori – e la Confederazione.

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