Dente spezzato. Quando paga l’assicurazione?
Consultare uno studio dentistico può comportare costi piuttosto elevati. E non solo per applicare corone, ponti o impianti, ma anche per riparare un semplice dente spezzato. Vi spieghiamo quando interviene l’assicurazione e come comportarsi in caso di trauma dentale.
Indice
L'essenziale in breve
I più a rischio di incidenti sono i bambini e i giovani fino a 17 anni, ma anche molti adulti subiscono lesioni dentarie nel corso della loro vita, spesso a causa dell’attività sportiva.
Cosa dovreste sapere
- In caso di lesione dentaria consultate subito uno studio dentistico.
- Informate appena possibile la vostra assicurazione.
- Seguite i nostri consigli su cosa fare dopo una lesione dentaria.
Infortunio o lesione dentaria?
Un dente può spezzarsi, dislocarsi o addirittura cadere. In questi casi, a far male non è solo la cavità orale, ma anche il portafogli. Per cui è perfettamente legittimo chiedersi: i costi dentali sono coperti dall’assicurazione contro gli infortuni? Sulla base di alcuni esempi vi spiegheremo in quali situazioni l’assicurazione contro gli infortuni paga le cure e in quali no. Inoltre, vi forniremo una serie di consigli utili su come comportarvi in caso di emergenza.
In questo articolo trattiamo i seguenti argomenti:
- Cause delle lesioni dentarie
- Intervista: quando una lesione dentaria costituisce
infortunio? - Definizione di «infortunio»
- Prendere sul serio i sintomi
- Cosa fare dopo un trauma dentale?
Misure importanti - Tipi di lesioni e sintomi
Diagnosi odontoiatrica - Protesi dentarie
Corona
Ponte - Proteggere i denti
- Indennità per menomazione dell’integrità
Cause delle lesioni dentarie
Quando un dente subisce una lesione, gli specialisti parlano di trauma dentale. Le cause più comuni includono cadute o colpi subiti, spesso durante attività del tempo libero, come il pattinaggio in linea, lo skateboard, la mountain bike e lo snowboard. Tuttavia, queste attività possono spesso riservarci un’amara sorpresa: tornare a casa con un dente rotto. Il rischio di trauma dentale aumenta ulteriormente in sport di contatto come la boxe. Non sorprende, quindi, che la maggior parte dei professionisti opti per un paradenti.
Non c’è bisogno tuttavia di salire sul ring o di fare acrobazie con lo skateboard per finire sulla poltrona del dentista. Spesso i traumi dentali si verificano anche semplicemente mangiando: basta infatti mordere accidentalmente un oggetto duro perché il dente si spezzi o si danneggi a tal punto da dover ricorrere a una corona o a un ponte. Tuttavia, stabilire se si tratta o meno di un infortunio non è così semplice come nel caso di un incidente stradale o di un infortunio sportivo.
Intervista: quando una lesione dentaria costituisce infortunio?
Un chicco duro di grano o un sassolino nel riso possono essere sufficienti per scheggiare un dente. Ma perché, nel primo caso, si tratta di una seccante lesione dentaria e, nel secondo, di un infortunio? Abbiamo consultato l’esperta assicurativa Nicole Schmidt.
© Alexander Klink, CC BY 3.0
Quando parliamo di infortunio dopo esserci rotti un dente per aver masticato qualcosa di duro?
Nicole Schmidt: innanzitutto è fondamentale chiedersi se il «Corpus Delicti» possa essere chiaramente individuato e designato. È necessario poi verificare se lo stesso sia tipico o meno dell’alimento in questione. Altro esempio: nel dolce che tradizionalmente si mangia il giorno dell’Epifania è solitamente nascosto un piccolo Re Magio in plastica. In altre parole, chiunque acquisti questi prodotti alimentari sa che contengono comunemente questi elementi. L’assicurazione contro gli infortuni non si assume pertanto alcun costo nei casi in cui si sia morso qualcosa che sia parte integrante dell’alimento.
Vale anche per il cornetto alle nocciole?
Qui in effetti le cose funzionano diversamente. Un pezzo di guscio nel cornetto alle nocciole, una scheggia di osso nella salsiccia o un sassolino in un piatto di riso sono corpi estranei che non fanno tipicamente parte dei suddetti cibi. Un’eventuale lesione dentaria è quindi coperta nella misura in cui il corpo estraneo sia chiaramente designato e dimostrato.
Come si può dimostrare la presenza di un corpo estraneo?
È determinante il fatto di avere morso qualcosa che rappresenta un corpo estraneo nell’alimento consumato. Qualcosa che non doveva esserci in quell’alimento. Si raccomanda di raccogliere la massa masticata in un fazzoletto e di scattare una fotografia.Se il corpo estraneo è stato inghiottito, non è più possibile fornire la prova.
Il Tribunale federale ha sentenziato che un nocciolo di ciliegia in una torta alle ciliegie non rappresenta un fattore straordinario secondo la nozione di infortunio, perché può essere comunemente presente in tale alimento. Qual è la posizione della Suva in merito?
L’aspetto decisivo è: la torta è stata preparata con ciliegie senza noccioli oppure no? Se un nocciolo finisce nel dolce nonostante la ricetta preveda ciliegie denocciolate, non spetta all’assicurazione sociale punire l’errore. Partiamo infatti dal presupposto che nessuno metterebbe intenzionalmente un nocciolo di ciliegia nell’impasto per provocare una lesione dentaria. Per questo la Suva, in questi casi, si fa carico delle spese di cura. Tuttavia, se la torta è preparata con ciliegie non denocciolate, l’evento non è considerato infortunio e la lesione dentaria non è coperta.
Quindi, chi sa come fare non avrà difficoltà a notificare un falso infortunio dentario. Questo spalanca le porte a vere e proprie truffe.
Non è così semplice come sembra. Chi intende far valere un infortunio dentario deve prima ottenere la conferma dal dentista che il corpo estraneo indicato è effettivamente in grado di provocare la lesione subita. Inoltre, bisogna anche esibire le relative radiografie.
Definizione di «infortunio»
In Svizzera, la legge fornisce la seguente definizione di infortunio: è considerato infortunio qualsiasi influsso dannoso, improvviso e involontario, apportato al corpo umano da un fattore esterno straordinario che comprometta la salute fisica, mentale o psichica o provochi la morte.
In altre parole:
- Un infortunio avviene tipicamente all’improvviso, ad esempio in seguito a una caduta o un urto.
- Interviene un fattore esterno straordinario, come ad esempio un forte colpo – nel nostro caso ai denti.
- Di conseguenza, la salute fisica, mentale o psichica della persona viene compromessa. Ciò può manifestarsi in vari modi, dai denti spezzati agli attacchi di panico.
- Se anche uno solo di questi aspetti è assente, l’evento non viene classificato come infortunio bensì come malattia.
Cosa fare dopo un trauma dentale?
Mantenete la calma, perché nella maggior parte dei casi è possibile salvare il dente. Tuttavia, è indispensabile contattare immediatamente uno studio dentistico. Solo così sarà possibile diagnosticare e curare correttamente la lesione.
Prendere il trauma dentale alla leggera potrebbe comportare conseguenze tardive, con cui potreste dover convivere anche tutta la vita. Con il risultato che dovrete sottoporvi a cure costanti e sostenere costi elevati. Questo vale anche per le lesioni ai denti da latte: è possibile infatti che nell’infortunio vengano danneggiati anche i denti permanenti non ancora spuntati.
Misure importanti da adottare
- Contattate immediatamente il vostro studio dentistico.
- Fornite già al telefono le seguenti informazioni:come, dove e quando è avvenuto l’infortuniol’età della persona infortunatail tipo di lesione
- Se un dente si è allentato a causa dell’accaduto, lasciatelo così com’è.
- Se si è staccato un pezzo del dente, conservatelo in acqua.
- Se è caduto un intero dente, non modificate in alcun modo la sua condizione. In questo caso avete tre opzioni:metterlo nel latte freddoconservarlo in un sacchetto di plastica con un po’ di salivaoppure avvolgerlo in una pellicola trasparente
- Informate immediatamente la vostra assicurazione.
Tipi di lesioni e sintomi
Dopo un forte urto, un colpo o una caduta, i denti possono dislocarsi, allentarsi o, nel peggiore dei casi, cadere. Ma possono anche scheggiarsi o spezzarsi, possono formarsi crepe nello smalto, possono verificarsi danni al nervo dentale e fratture nel letto osseo.
A seconda del tipo di lesione, possono manifestarsi diversi sintomi: sanguinamento, dolore ai denti o alla mascella, in particolare quando esercitate pressione su di essi o mordete qualcosa di duro, sensibilità al freddo e/o al caldo. È possibile, tuttavia, che inizialmente i sintomi siano solo lievi o del tutto assenti.
Chi agisce troppo tardi la paga cara
Immaginiamo che qualcuno vi sia venuto addosso a tutta velocità mentre stavate sciando e abbiate ricevuto un duro colpo ai denti. Visto che non avete praticamente sintomi, pensate di esservela cavata bene. Solo molto tempo dopo, addentando una mela, vi accorgete che qualcosa non va e decidete di contattare il vostro dentista. Nel frattempo la lesione originaria si è estesa e sono subentrati ulteriori danni, che rendono necessarie diverse cure. Spesso, in casi del genere le assicurazioni si rifiutano di assumersi i costi.
In realtà la soluzione è molto semplice: dopo un potenziale infortunio dentario fatevi visitare immediatamente. Il modulo per l’assicurazione viene compilato direttamente nello studio dentistico.
L’importanza di una diagnosi odontoiatrica
Anche se esternamente non si vede nulla o quasi, è importante sottoporsi a una visita odontoiatrica e fare eventuali radiografie. Le conseguenze di una lesione dentaria potrebbero, infatti, manifestarsi anche a distanza di anni dall’evento. Sottoponendovi a una visita avrete subito un quadro chiaro dello stato della vostra dentatura e saprete se, ad esempio, lo smalto, la radice, l’otturazione o la corona sono ancora integri. Se un dente allentato, crepato o con altre lesioni non viene prontamente diagnosticato e curato, potrebbe esserci il rischio di perderlo. Nel peggiore dei casi potreste avere bisogno di protesi dentarie, che – come è risaputo – sono costose.
Protesi dentarie
In genere, in odontoiatria si fa di tutto per preservare i denti danneggiati. Ma se la lesione dovesse essere troppo estesa, entrano in gioco corone, ponti o impianti. Il vostro dentista di fiducia sarà in grado di fornirvi tutte le informazioni necessarie sulle protesi dentarie, inclusi i pro e i contro e i relativi costi.
A seconda del tipo di protesi vengono utilizzati materiali diversi. È fondamentale che la protesi si integri in modo armonioso con i denti naturali. Tuttavia, nel caso di un incisivo, l’aspetto estetico ha un peso maggiore rispetto a un molare, dove invece la resistenza è più importante a causa delle forze esercitate durante la masticazione. La ceramica è un materiale di alta qualità ampiamente utilizzato, perché ha una resa estetica ottimale e, allo stesso tempo, è biocompatibile.
Corona dentale
Quando un’otturazione non basta per riparare la lesione dentaria, si ricorre alla corona protesica. Per la relativa applicazione, tuttavia, eventuali alterazioni patologiche del dente, delle radici, delle ossa e delle gengive possono essere problematiche e devono essere trattate prima di procedere, per poter creare una base sana per la nuova corona.
Una volta posizionata correttamente la protesi, ci si potrebbe chiedere: quanto dura una corona dentale? In generale, si stima che una corona applicata a regola d’arte possa durare tra i 10 e i 15 anni, e con una manutenzione ottimale anche di più.
Proteggere i denti è meglio che curarli
Lo sport, anche se fa bene alla salute, non sempre è privo di rischi. Riduceteli al minimo proteggendo voi stessi e i vostri figli con un casco dotato di mentoniera. In alternativa potete utilizzare un paradenti ammortizzante. All’inizio ci vorrà un po’ di tempo per abituarsi, ma è sicuramente più piacevole rispetto alle lunghe ore passate sulla sedia dello studio dentistico. Potete acquistarne uno standard o farlo personalizzare in base alle vostre esigenze.
Indennità per menomazione dell’integrità
Raramente si pone la questione di un’indennità per menomazione dell’integrità (IMI) in relazione a un infortunio dentario. A questo proposito la Legge federale sull’assicurazione contro gli infortuni (LAINF) stabilisce che, in presenza di una limitazione fisica permanente, a determinate condizioni i soggetti colpiti hanno diritto a un’indennità per menomazione dell’integrità.
Questa, tuttavia, con le lesioni dentarie entra in linea di conto solo in casi rari, come nel caso di un grave pregiudizio della capacità di masticare. Un’IMI è esclusa se una lesione dentaria può essere corretta con l’applicazione di un ponte, una corona o altra protesi.