Ergonomia: Schermo e salute
Lavorare spesso e a lungo allo schermo può provocare mal di testa, bruciore agli occhi, dolore cervicale, alle spalle, alle braccia e alle mani. Ma un rimedio c’è.
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Postazioni di lavoro allestite male possono nuocere alla salute. Questo problema si riscontra in tutti i settori e in tutti i posti di lavoro: alle macchine, ai nastri trasportatori, dietro il bancone di un negozio, alla catena di montaggio e in ufficio. Più si lavora allo schermo, più il rischio di disturbi aumenta. I problemi più frequenti sono bruciore agli occhi, mal di testa, dolore cervicale, alle spalle, alle braccia e alle mani.
Dolore cervicale e alle spalle
Le tensioni alle vertebre cervicali sono spesso dovute a una cattiva regolazione dello schermo (troppo alto o di lato). Anche il fatto di parlare al telefono tenendo la cornetta tra orecchio e spalla non aiuta. Una regolazione scorretta della sedia o della scrivania può invece costringerci a lavorare con le spalle sollevate provocandoci contratture muscolari. Se il mouse e la tastiera sono troppo lontani dal corpo, le braccia devono allungarsi eccessivamente causando un sovraccarico. I dolori al gomito e al polso possono però essere causati anche da un mouse troppo grande (ricordiamo che dovrebbe essere adeguato alle dimensioni della mano) o troppo lento. Infatti, una velocità troppo bassa può indurci a compiere movimenti eccessivi con il polso. Meglio quindi lavorare con una velocità elevata.
Mal di schiena e fastidi agli occhi
Il mal di schiena è spesso dovuto al fatto che teniamo i documenti da elaborare davanti al busto o accanto alla tastiera, il che ci costringe a piegare la schiena. Anche i braccioli possono provocarci disturbi. Quando ci appoggiamo, tendiamo infatti ad assumere una posizione scorretta. I dolori agli occhi insorgono quando lavoriamo troppo a lungo allo schermo con un’illuminazione inadeguata. In questi casi può essere utile guardare lontano. Se invece abbiamo una sensazione di secchezza, basta chiudere le palpebre consapevolmente. Sconsigliamo l’uso di occhiali con lenti progressive standard perché riducono eccessivamente il campo visivo. Inoltre, dato che per leggere l’occhio deve guardare attraverso la parte inferiore della lente, non possiamo tenere la testa in una posizione naturale. Questo può provocarci dolore cervicale. Meglio quindi usare occhiali specifici per il lavoro al videoterminale.
Ergonomia e benessere
Il dolore condiziona il nostro rendimento e causa assenze dal lavoro che hanno ripercussioni anche sui risultati economici delle singole imprese. Postazioni di lavoro ergonomiche possono favorire notevolmente il benessere del personale. Un’azione positiva che aumenta nel tempo. Più lavoriamo al videoterminale, più dobbiamo prestare attenzione ai dettagli. Bastano pochi minuti per posizionare correttamente scrivania, sedia, schermo e tastiera (v. illustrazione a pagina 13) ma i vantaggi sono innegabili.
Qualità e produttività
Se la postazione di lavoro è adeguata, le sollecitazioni per il fisico sono minori e ci stanchiamo meno. A tutto vantaggio della motivazione. E se il personale è motivato, ne guadagnano anche la qualità, il rendimento e la produttività. L’ergonomia da sola però non basta. Per tutelare la salute servono una postura corretta, movimento e piccole pause. L’ideale sarebbe alternare attività da svolgere seduti, in piedi e in movimento con la seguente ripartizione: 60 per cento seduti, 30 per cento in piedi e 10 per cento in movimento.
Costi e ammortamenti
Se si considerano i principi ergonomici già in fase di progettazione e nuova installazione delle postazioni di lavoro, generalmente non ci sono costi aggiuntivi. E se ce ne sono risultano comunque esigui. Il discorso è diverso se si devono adeguare le attrezzature e le postazioni di lavoro esistenti. In ogni caso, questi investimenti vengono di solito ammortizzati in tempi brevi. L’ergonomia permette in generale di conseguire importanti risparmi: malattie e infortuni diminuiscono e la produttività aumenta perché il personale è più sano e motivato.