Un premio che conferma l'andamento positivo dei dati infortunistici
Lo spot televisivo della Suva dedicato alla prevenzione, che mostra alcuni infortuni evitati per un soffio e pone al centro le regole vitali, ha vinto il premio di miglior cortometraggio a un festival internazionale dei media per la prevenzione. L'impatto delle attività di prevenzione della Suva trova riscontro anche nelle statistiche: negli ultimi anni gli infortuni professionali hanno evidenziato una costante flessione.
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Un albero si abbatte al suolo sfiorando un operaio forestale, un carrello elevatore a forche passa a pochi centimetri da una progettista, una parete di legno cade sul pavimento alle spalle di due falegnami: lo spot televisivo «La vita è bella finché va tutto bene» mostra alcuni infortuni evitati per un soffio ed evidenzia con grande efficacia visiva come un infortunio possa accadere in men che non si dica se non vengono rispettate le regole vitali.
Prevenzione anziché pubblicità
Questo spot televisivo dedicato alla prevenzione ha ricevuto il premio di miglior cortometraggio in occasione del Festival internazionale dei media per la prevenzione, svoltosi a Toronto. Il fatto che un film della Suva sulla prevenzione venga premiato non è una novità. È invece la prima volta che un riconoscimento concerne l'efficacia di un film in termini di prevenzione. André Meier, che è a capo della Divisione sicurezza sul lavoro e tutela della salute alla Suva, se ne rallegra: «I rinomati esperti in prevenzione che hanno valutato il film ritengono che esso ci permetta di ridurre gli infortuni. L'obiettivo dei nostri spot televisivi è proprio questo, ossia sensibilizzare sui pericoli presenti sul lavoro e nel tempo libero. Non si tratta di fare pubblicità alla Suva». In questo modo la Suva persegue anche un mandato conferito dalla legge. Il modello operativo della Suva prevede infatti, oltre alla copertura finanziaria e agli sforzi per sostenere gli infortunati verso il ritorno a una vita autonoma, anche l'impegno sul fronte della prevenzione affinché gli infortuni non accadano.
Infortuni mortali: riduzione di circa un terzo
L'andamento dei dati infortunistici degli ultimi anni mostra che l'attività di prevenzione della Suva produce effetti concreti. Se confrontiamo gli anni dal 2010 al 2019 con il decennio precedente emerge un quadro positivo: tenuto conto di tutti i settori assicurati alla Suva, nel periodo citato il rischio di subire un infortunio sul lavoro è sceso del 14 per cento. La Suva ha inoltre registrato una riduzione degli infortuni mortali di quasi il 35 per cento. In cifre, dal 2010 al 2019 si sono verificati 208 infortuni mortali in meno rispetto al decennio precedente.
Nella prevenzione degli infortuni rivestono un ruolo importante le regole vitali specifiche al settore, che la Suva ha iniziato a sviluppare nel 2010 insieme alle parti sociali. Il rispetto sistematico di queste regole permette di impedire molti infortuni, in particolare il 75 per cento circa di quelli gravi e mortali. La Suva è riuscita a far conoscere le regole vitali sui cantieri e nelle aziende della Svizzera. Tuttavia, sebbene queste regole siano ampiamente accettate, ogni giorno in Svizzera si verificano 800 infortuni sul lavoro.
Sapere non basta, bisogna agire
Per continuare a ridurre questo numero non è sufficiente conoscere le regole: è necessario che esse siano parte integrante del lavoro quotidiano. «Oltre a sapere bisogna anche agire. Nei prossimi anni sosterremo le imprese nello sviluppo di una cultura della prevenzione che dia la massima priorità alla sicurezza e alla salute dei collaboratori e faccia in modo che la prevenzione generi un valore aggiunto per l'azienda» spiega Meier.
Un possibile sostegno a questo sviluppo proviene dalla Charta della sicurezza, uno strumento introdotto dalla Suva in collaborazione con le associazioni padronali, i progettisti e i sindacati. Le associazioni e le aziende che sottoscrivono la Charta della sicurezza si impegnano affinché sul posto di lavoro vengano rispettate le regole vitali.
Maggiori informazioni
- Le regole vitali sono dei veri e propri salvavita: qui trovate i 34 set di regole.
- Con la Charta della sicurezza
le imprese e associazioni si impegnano ad aumentare la sicurezza. - La sicurezza in parole semplici: «Ribi on Tour» permette di conoscere da vicino varie realtà lavorative.
Contatto per i media
Adrian Vonlanthen
Portavoce Svizzera tedesca
Chi siamo
Nata nel 1918, la Suva occupa circa 4700 collaboratrici e collaboratori nella sede principale di Lucerna, nelle 18 sedi di agenzia presenti sul territorio svizzero e nelle due cliniche di riabilitazione a Bellikon e Sion. Azienda autonoma di diritto pubblico, assicura circa 135 000 imprese con oltre 2,2 milioni di lavoratrici e lavoratori contro le conseguenze degli infortuni sul lavoro e nel tempo libero e delle malattie professionali. Le persone disoccupate sono automaticamente assicurate alla Suva. Su mandato della Confederazione gestisce inoltre l’assicurazione militare e l’assicurazione contro gli infortuni per le persone coinvolte in provvedimenti dell’assicurazione per l’invalidità. Il ventaglio di servizi e prestazioni della Suva comprende prevenzione, assicurazione e riabilitazione. La Suva si autofinanzia, non beneficia di fondi pubblici e distribuisce le eccedenze agli assicurati sotto forma di riduzione dei premi. Nel Consiglio della Suva sono rappresentate le parti sociali – datori di lavoro e lavoratori – e la Confederazione.