Risparmi per 20 milioni di franchi grazie al reinserimento
L'anno scorso la Suva ha sostenuto le aziende con più di 1,6 milioni di franchi destinati al reinserimento di infortunati: una nuova opportunità professionale per 67 persone e un risparmio di oltre 20 milioni di franchi di spese per le indennità giornaliere e le rendite, a vantaggio di tutti gli assicurati che beneficeranno di una riduzione dei premi. L'attuale campagna «We Miss You» sensibilizza sull'importanza del reinserimento con un'iniziativa musicale dedicata alle persone infortunate.
Indice
Il reinserimento degli infortunati è uno degli obiettivi prioritari della Suva, oltre alla prevenzione e all'assicurazione. Il programma della Suva «Incentivi per il reinserimento in azienda» offre ai datori di lavoro un sistema di agevolazioni volto a creare nuove opportunità professionali per le vittime di un infortunio. Nel 2020 la Suva ha investito oltre 1,6 milioni di franchi in misure di reinserimento, facendo così risparmiare più di 20 milioni di franchi di spese per le indennità giornaliere e le rendite. L’esito positivo del reinserimento professionale rappresenta un vantaggio per tutte le parti coinvolte, anche da punto di vista finanziario: i minori costi per le indennità giornaliere e le rendite si traducono infatti in riduzioni dei premi per tutti gli assicurati Suva.
L’anno scorso il programma di reinserimento della Suva ha permesso alle aziende di offrire una nuova opportunità professionale a 67 infortunati (63 uomini e 4 donne), di cui 35 nel settore dell'edilizia e 32 in quello dell'industria e dell'artigianato. L'età media di queste persone era di 52 anni; la più giovane aveva 29 anni, la più anziana 63. L'88 per cento ha potuto continuare a lavorare nella stessa azienda e il 12 per cento ha trovato un nuovo datore di lavoro. Gli infortuni più frequenti subiti da queste persone sono le lesioni a spalle e ginocchia o il trauma cranio-cerebrale.
Prospettive professionali invece di una rendita vitalizia
Il programma di reinserimento offre alle vittime di un infortunio nuove prospettive professionali invece di una rendita vitalizia e si rivolge in particolare a chi non può più esercitare la pregressa attività lavorativa. Ciò presuppone che queste persone non abbiano diritto a un provvedimento professionale dell'assicurazione per l'invalidità (AI), ad esempio perché sono senza formazione e non hanno pertanto diritto a una riformazione professionale. La misura di reinserimento professionale deve essere inoltre vantaggiosa dal punto di vista finanziario. È importante anche che gli infortunati siano disposti a partecipare al programma di reinserimento. L'attuazione del programma avviene di comune intesa tra la Suva e l'AI.
«Con il programma di reinserimento offriamo nuove opportunità professionali alle persone infortunate» afferma Natalie Grichting, responsabile formazione reinserimento. «Il rientro al lavoro favorisce la guarigione, previene il rischio di isolamento, motiva, gratifica e aiuta inoltre a ridurre i costi legati alle rendite. In questo processo è fondamentale la collaborazione di tutti gli attori: prima gli infortunati tornano alla vita lavorativa, meglio è per tutti».
Sostegno finanziario e premio di avvenuto reinserimento
Il sistema di incentivi per il reinserimento in azienda è stato creato dalla Suva nel 2016. Se i requisiti sono soddisfatti, quest'ultima può assumere i costi di reinserimento fino a 20 000 franchi. L'importo comprende ad esempio le spese per modificare la postazione di lavoro, istruire il collaboratore al nuovo posto di lavoro o permettergli di seguire corsi di formazione in vista di un ricollocamento o di una nuova assunzione. Inoltre, in caso di avvenuto reinserimento, la Suva può versare all'azienda una ricompensa di 20 000 franchi.
Grazie a questa iniziativa, dal 2016 la Suva è riuscita a reinserire in azienda 267 vittime di infortuni, con un risparmio complessivo di 89 milioni di franchi di rendite.
Campagna «We Miss You» dedicata al ritorno al lavoro
Per favorire la completa guarigione e il reinserimento serve anche il sostegno morale delle persone vicine. La Suva sottolinea questo proprio aspetto nell'attuale campagna «We Miss You» incentrata sul ritorno al lavoro: in collaborazione con Radio Energy propone per cinque settimane un proprio canale digitale in cui è possibile ascoltare musica su richiesta. Fino al 18 giugno i colleghi di lavoro, i superiori, i familiari e gli amici possono dedicare canzoni e messaggi personali agli infortunati, mostrando di sentire la loro mancanza. I messaggi di auguri e le canzoni sono trasmessi ogni giorno tra le 09:00 e le 18:00 sul canale della Suva «Energy We Miss You». Gli infortunati sono informati sul momento esatto della messa in onda del messaggio e della canzone.
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Nata nel 1918, la Suva occupa circa 4700 collaboratrici e collaboratori nella sede principale di Lucerna, nelle 18 sedi di agenzia presenti sul territorio svizzero e nelle due cliniche di riabilitazione a Bellikon e Sion. Azienda autonoma di diritto pubblico, assicura circa 135 000 imprese con oltre 2,2 milioni di lavoratrici e lavoratori contro le conseguenze degli infortuni sul lavoro e nel tempo libero e delle malattie professionali. Le persone disoccupate sono automaticamente assicurate alla Suva. Su mandato della Confederazione gestisce inoltre l’assicurazione militare e l’assicurazione contro gli infortuni per le persone coinvolte in provvedimenti dell’assicurazione per l’invalidità. Il ventaglio di servizi e prestazioni della Suva comprende prevenzione, assicurazione e riabilitazione. La Suva si autofinanzia, non beneficia di fondi pubblici e distribuisce le eccedenze agli assicurati sotto forma di riduzione dei premi. Nel Consiglio della Suva sono rappresentate le parti sociali – datori di lavoro e lavoratori – e la Confederazione.