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«Swiss Safety VR: la prevenzione virtuale»

Con Swiss Safety VR, la divisione della Suva che si occupa di prevenzione si proietta letteralmente in una nuova dimensione, quella virtuale. Nathanaël Bonvin è invece il sostenitore in carne e ossa del progetto.

Marcel Hauri
17.12.2024
ca. 3 min

Indice

      Davanti a me ho una scaletta. Con il martello in mano salgo i gradini e inizio a battere il primo cilindro dal soffitto. Lo faccio senza problemi. Ora passo al successivo. Mi fermo, vedo un’apertura nel pavimento. Sento una voce. «Continua.» Comunque sia, batto il chiodo con il martello e poi accade: perdo l’equilibrio e cado dalla scaletta nell’apertura. Un grido, nessun urto. Per fortuna è solo una simulazione. Tolgo il visore VR.

      Utilizzo della realtà virtuale per la prevenzione

      In un’area di lavoro essenziale collocata accanto a me c’è Nathanaël Bonvin che sorride. «Hai urlato» dice. La simulazione era infatti così veritiera che il mio cervello non era riuscito a distinguere tra realtà e finzione. Nath, come lo chiamano, è il responsabile di progetto di Swiss Safety VR.

      Nel mondo virtuale o nelle simulazioni Il vantaggio è evidente: posso sperimentare la realtà o esercitarmi senza conseguenze per me o l’ambiente che mi circonda. Un ambiente ideale per la prevenzione e la sicurezza sul lavoro. Insieme a esperti di svariati settori Nathanaël ha creato diverse simulazioni in cui si interagisce con la realtà virtuale. Anche io ho sperimentato le conseguenze delle mie azioni o come poter evitare situazioni pericolose.

      Cosa vuol dire XR?

      XR sta per Extended Reality o realtà estesa ed è per così dire un concetto che indica la realtà aumentata e virtuale. Mentre nella realtà aumentata gli oggetti o le informazioni vengono integrati nel mondo reale, nella realtà virtuale il mondo viene creato in modo artificiale.

      Con il visore VR ci si può immergere nel mondo e disattivare completamente la realtà che ci circonda. Si chiama esperienza immersiva.

      Swiss Safety VR è la piattaforma di prevenzione del futuro.

      Il formato immersivo rappresenta un vantaggio soprattutto per la formazione dei collaboratori. Il visore VR ha una videocamera orientata sul davanti in grado di riconoscere le mie mani e i suoi movimenti. Che si tratti di afferrare e fissare delle catene o di guidare con gesti il gruista: tutto accade nel mondo virtuale in modo naturale e realistico e funziona in modo incredibilmente bene.

      «Con Swiss Safety VR consentiamo di vivere esperienze di formazione immersive per migliorare la sicurezza sul lavoro. E questo riguarda tutte le imprese e le organizzazioni svizzere», dice Bonvin. Le simulazioni sono disponibili in una biblioteca. Molteplici sono i casi di applicazione. È stato dimostrato che l’effetto didattico è elevato e i visori VR possono essere utilizzati in qualunque luogo e momento.

      Nathanaël pensa agli enti di formazione che possono integrare Swiss Safety VR nella propria formazione. Anche le imprese che si occupano di edilizia e progettazione stanno già puntando alla tecnologia VR. Nathanaël riconosce anche in questo settore un elevato potenziale. «Tali imprese utilizzeranno altresì la nostra piattaforma.» E aggiunge: «Sono sicuro che per gli addetti alla sicurezza la realtà virtuale sarà un tema importante nei prossimi anni.» 

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      Nathanaël Bonvin continua a gestire il progetto Swiss Safety VR insieme alle associazioni professionali.

      Il mandato di prevenzione: uno sguardo al futuro

      Swiss Safety VR sarà disponibile a partire da marzo 2025 per tutte le imprese e le organizzazioni svizzere. A tal proposito sono necessari un visore VR Meta Quest 3 e un software per accedere alla biblioteca di Swiss Safety VR. Le simulazioni sono gratuite.

      All’inizio sono disponibili quattro scenari a scelta. Altri contenuti saranno disponibili a intervalli riavvicinati di circa 3-4 mesi. Essi si baseranno sulle idee e sulle esigenze delle associazioni professionali che fanno parte del gruppo di esperti. Esiste un interesse concreto verso la tecnologia. Lo conferma anche Philippe Gassmann, il responsabile delle offerte di prevenzione della Suva. «L’esigenza del cliente è documentata e vogliamo svolgere il nostro mandato di prevenzione anche con l’aiuto delle nuove tecnologie» dichiara Gassmann.

      Lo stesso pensa quindi a un ampliamento delle simulazioni nel campo dell’industria o del tempo libero. Per esempio per gli scenari d’uso riguardo ai lavori di ristrutturazione o di giardinaggio fai da te. Chissà cosa ci aspetta ancora.

      Swiss Safety VR: disponibile già da gennaio 2025!

      Se non volete aspettare fino a marzo, vi invitiamo a richiederne l’impiego early-bird già a partire da gennaio 2025. Le condizioni necessarie e una guida sono disponibili su richiesta scrivendo all’indirizzo e-mail info@swiss-safety-vr.ch

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