Infortunio: perché la Suva non paga?
Può accadere che gli infortunati considerino come infortunio una lesione corporale subita, ma che la Suva non paghi. Com’è possibile?
Indice
La Suva è un’assicurazione infortuni e paga per i danni insorti nel quadro di un infortunio. La definizione di cosa sia esattamente un infortunio è una questione giuridica ed è contenuta nella legge federale sull’assicurazione contro gli infortuni (LAINF).
Cos’è un infortunio?
Secondo la definizione giuridica, è considerato infortunio qualsiasi influsso dannoso, improvviso e involontario, apportato al corpo umano da un fattore esterno straordinario che comprometta la salute fisica, mentale o psichica o provochi la morte. In assenza di anche uno solo di questi attributi, l’evento non va classificato come infortunio bensì come malattia.
Quando paga la Suva?
Le assicurazioni infortuni in Svizzera – tra le quali figura anche la Suva – sostengono le spese di cura se un evento può essere chiaramente classificato come infortunio, ovvero se presenta tutti gli attributi menzionati sopra (carattere improvviso e involontario, fattore esterno straordinario, compromissione della salute).
Quando la Suva non paga?
Se non presenta tutti gli aspetti previsti per un infortunio, l’evento viene classificato come malattia. La Suva non paga, ma le spese conseguenti all’evento vengono sostenute dalla cassa malati.
L’esperienza dimostra che per molte persone non è sempre chiaro se sono presenti tutti gli attributi che determinano un infortunio oppure no. Diverse sentenze hanno contribuito ad affinare la nozione di infortunio e a ridurre dubbi interpretativi.
Non sono presenti tutti gli aspetti che determinano un infortunio
I seguenti esempi mostrano situazioni in cui non sono riscontrabili tutti gli attributi di un infortunio e che non sono facili da valutare:
- Kathrin subisce una perdita uditiva dopo un concerto rock. Non può essere considerato un infortunio perché non si è verificato improvvisamente. Assistendo al concerto, è stata esposta alla musica alta per un periodo di tempo prolungato.
- L’operaio edile Ernesto solleva un carico pesante ed è vittima di un «colpo della strega». Neanche questo evento è considerabile un infortunio, poiché il fatto di sollevare carichi pesanti non rappresenta un «fattore esterno straordinario» per un operaio.
Questi esempi dimostrano che bisogna valutare caso per caso se si è in presenza di un infortunio oppure no.
I disturbi non sono chiaramente attribuibili all’infortunio
Ci sono anche casi difficili da valutare perché si è effettivamente in presenza di un infortunio, ma alcuni disturbi non possono essere chiaramente attribuiti a quest’ultimo. È necessario che sussista un chiaro nesso tra i disturbi e l’infortunio. Questa valutazione è di carattere medico e viene eseguita da una dottoressa o un dottore.
Il caso seguente è un possibile esempio:
Rosmarie sbatte il ginocchio contro una porta. Durante la visita, la dottoressa riscontra che Rosmarie soffre di artrosi al ginocchio. Per Rosmarie è una novità. È possibile che l’artrosi abbia iniziato a causare dolori solo dopo aver urtato la porta. In questo caso se ne deduce che i dolori non sono causati direttamente dal colpo subito, ma che si sarebbero presentati anche per la normale usura del ginocchio. Quindi l’assicurazione infortuni si fa carico unicamente dei costi per il trattamento del colpo al ginocchio, ma non per i dolori causati dall’artrosi.
Per quanto tempo la Suva, o un’altra assicurazione contro gli infortuni, paga?
La legge stabilisce per quanto tempo l’assicurazione contro gli infortuni deve pagare le prestazioni. L’assicurazione contro gli infortuni non fornisce alcuna prestazione, se...
- il nesso di causalità tra i disturbi di una persona assicurata e l’infortunio non sussiste più;
- il nesso di causalità tra i disturbi e l’evento infortunistico ha cessato di esistere con un alto grado di probabilità.
Fino alla guarigione delle sofferenze dirette dell’infortunio
Nell’esempio precedente ciò significa che: la Suva paga il trattamento della contusione al ginocchio di Rosmarie per otto-dieci settimane. L’ematoma e l’infiammazione dei tessuti guariscono, ma l’artrosi permane. Ora è la cassa malati a coprire il trattamento del dolore.
Per Rosmarie questa situazione può risultare difficile da capire, in quanto associa automaticamente il dolore al ginocchio all’infortunio e non alla condizione preesistente sconosciuta. Tuttavia, i medici che indagano su questi casi hanno molta esperienza e criteri chiari per valutare tali relazioni causali.
Illimitatamente se l’infortunio ha aggravato in modo permanente le condizioni personali
L’eventuale obbligo di fornire prestazioni illimitatamente nel tempo dipende da un peggioramento persistente o determinante in conseguenza di un infortunio a fronte di una condizione preesistente. Questo sarebbe ad esempio il caso, se un anno dopo Rosmarie si rompesse il legamento crociato sciando. In questo caso è possibile supporre che la rottura del legamento crociato peggiori l’artrosi preesistente. Di conseguenza sussiste un chiaro nesso tra l’infortunio e i dolori sofferti e l’assicurazione infortuni si fa carico di tutte le spese di cura.